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Abstract
Abstract
Questa tesi, intitolata “Il problema dell’identità tra Italo Calvino ne Il visconte dimezzato e Iḥsān ʻAbd al-Quddūs in Ḥālāt al-duktūr Ḥāsān”, tratta la questione dell’identità dell’uomo contemporaneo, attraverso la visione di due autori che si considerano due personaggi di spicco nella storia della letteratura del Novecento sia in Italia che in Egitto.
L’obiettivo di questa tesi è quello di mostrare i punti di convergenza e di divergenza nell’opera egiziana di ʻAbd al-Quddūs e quella italiana di Calvino per quanto riguarda la questione dell’identità.
Per studiare il problema dell’io nei due romanzi, si è ricorso ad alcune teorie della psicoanalisi e della psicologia sociale, insieme anche all’analisi delle tecniche narrative.
La scissione dell’io si è dimostrata nata a causa della lotta tra il conscio e l’inconscio, le imposizioni rigide e conservatrici della tradizione e le idee progressiste moderne (nel caso del Dottor Hassan) e la lotta tra il Bene e il Male (nel caso del visconte dimezzato).
La società in cui vive l’uomo influenza la sua natura, definendo così la sua identità. Nel caso in cui l’individuo fallisca nell’affrontare le difficoltà e le imposizioni della società, specialmente quando aumentano le contraddizioni all’interno di essa, l’uomo vivrà un forte malessere e soffrirà di malattie psicologiche.
Dunque, in entrambe le opere, nonostante appartengano a due culture diverse, è stata affrontata la medesima questione, seppur con stili diversi