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العنوان
Analisi linguistica della traduzione di novelle scelte da ”Novelle per un
anno” di Luigi Pirandello /
المؤلف
El Sisi, Ghada Hesham.
هيئة الاعداد
باحث / غادة هشام السيسي
مشرف / إيمان جلال السيد
مشرف / مها محمد عبد العزيز
مشرف / شريف أبو المكارم عبد السلام
تاريخ النشر
2021.
عدد الصفحات
221 P. :
اللغة
الإنجليزية
الدرجة
ماجستير
التخصص
اللغة واللسانيات
تاريخ الإجازة
1/1/2021
مكان الإجازة
جامعة عين شمس - كلية الألسن - قسم اللغة الايطالية
الفهرس
Only 14 pages are availabe for public view

from 221

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Abstract

La tesi è intitolata “Analisi linguistica della traduzione di novelle
scelte da ”Novelle per un anno” di Luigi Pirandello”. Questo studio mira ad
analizzare la traduzione del Tillisi, di 15 novelle, sul livello sintattico,
pragmatico e semantico rivelando i problemi di traduzione e le strategie
traduttive usate. Inoltre, la tesi mostra la competenza del traduttore a
conservare le caratteristiche delle novelle ed a mostrare i tratti salienti del
mondo pirandelliano. Questa tesi si divide in un’introduzione, tre capitoli e
una conclusione.
Nell’introduzione si getta luce sulla vita di Pirandello e del Tillisi
mostrando il loro sfondo culturale. Ho parlato dell’opera ”Novelle per un
anno”; l’oggetto di questo studio, e poi ho menzionato alcune teorie sulla
traduzione letteraria, la sua importanza, i problemi di traduzione legati ad
essa e le strategie traduttive più usate dai traduttori letterari per superare
l’ostacolo della differenza linguistica, sintattica e culturale tra l’italiano e
l’arabo, fra cui: la traduzione letterale, equivalenza, sinonimia lessicale,
trasposizione, modulazione, calchi, prestiti, parafrasi, esplicitazione,
adattamento, eliminazione, generalizzazione, straniamento, specificazione,
traslitterazione ed altre.
Nel primo capitolo ho esaminato la traduzione sul livello sintattico:
l’analisi logica e l’analisi del periodo, ed alla fine del capitolo ho trattato la
competenza del Tillisi a conservare le tecniche narrative legate alla sintassi.
Nella parte dedicata all’analisi logica ho studiato il soggetto, il complemento
e l’aggettivo. In quella dell’analisi del periodo ho esaminato i diversi valori
delle proposizioni subordinate esplicite ed implicite. E nell’ultima parte ho
parlato della competenza del Tillisi a mantenere lo stile di Pirandello.
Nel secondo capitolo ho svolto l’analisi pragmatica mostrando due
punti principali: l’ordine degli elementi nella frase (anticipazione e
posticipazione) ed i segni d’interpunzione (il punto esclamativo, il punto
interrogativo, la virgola e il punto fermo). Ho notato, in questa sezione, che il
traduttore non ha, spesso, conservato la punteggiatura neanche l’ordine degli
elementi nella frase, il che ha avuto un impatto sulla scansione logica delle
frasi, la coesione e la coerenza del testo.
Nel terzo capitolo ho concentrato la mia analisi sul livello semantico
soprattutto gli elementi grammaticali seguenti: nomi (nomi comuni, nomi
IV
propri, nomi di persona, nomi di luoghi, di piante e di animali, termini
scientifici e culturali), alterati, aggettivi (qualificativi, superlativi e numerali),
proverbi, sintagmi preposizionali, avverbi e sintagmi avverbiali, dimostrativi,
espressioni idiomatiche ed interiezioni. L’attenzione si sposta, in questa
sezione, sulle strategie traduttive adottate dal Tillisi per trasportare il
significato conveniente e sul trovare altre alternative se la traduzione del
Tillisi risulta, a volte, inadeguata.
La conclusione racchiude i risultati raggiunti dalla ricerca
rintracciando la fedeltà del traduttore e la sua competenza a capire la
differenza tra la lingua italiana e quella araba, nel lessico, nella sintassi e
nella pragmatica, oltre alla sua abilità a creare il nuovo atto comunicativo,
cioè il metatesto, in modo comprensibile al lettore modello del metatesto. In
generale, il Tillisi è parzialmente riuscito a mantenere le caratteristiche della
novella, ma non ha potuto conservare le tecniche narrative di Pirandello, in
quanto ha omesso tanti dettagli nella descrizione, ha saltato i valori degli
alterati e il valore di alcune proposizioni subordinate, ha trascurato la
punteggiatura, tanti nomi, alcuni termini culturali e scientifici e ha
trasformato tante frasi interrogative in frasi enunciative facendo perdere il
valore originale delle frasi.